Gli esercizi di base come quelli per i polsi, per l’impugnatura, per la velocità ecc vengono comunemente associati alla cosiddetta “routine del batterista”, cioè quelle sessioni di studio basilari che hanno il preciso scopo di creare un miglioramento progressivo e costante. Il web abbonda di corsi e video dimostrativi a cui puoi far riferimento per le dimostrazioni pratiche. Se studi con un insegnante sarà quest’ultimo ad indicarti quelli più adatti. Lo scopo di questo articolo è quello di aiutarti a capire l’importanza di questi esercizi, che potrai praticare (quasi) a qualunque orario, semplicemente grazie a un classico pad per l’allenamento dei batteristi.
Praticare sul pad d’allenamento – la routine del batterista
La prima cosa da fare è quindi selezionare pochi esercizi basilari, da svolgere nel giro di 30-45 minuti, tutti i giorni. Attraverso queste sessioni costanti e ripetitive, da eseguire almeno una volta al giorno, si sviluppano da un lato le facoltà del cervello legate all’assimilazione di movimenti e pattern, con lo scopo di abituarsi a tali elementi, in modo da giungere col tempo a renderli naturali o automatici.
D’altra parte lo stesso tipo di automatismo deve svilupparsi a livello di resistenza e reattività muscolare ed articolare. Questi esercizi infatti mirano a “sciogliere” le articolazioni coinvolte e a rendere i muscoli più pronti, veloci e resistenti durante l’esecuzione. I pad per l’allenamento dei batteristi svolgono un ruolo chiave favorendo la praticità d’uso rispetto ad una batteria intera e consentendo così un utilizzo più frequente e su una fascia oraria molto più ampia
Fatica e costanza sono le chiavi per il successo
Più la routine è costante nel tempo e migliore sarà il progresso del batterista. Affinchè ciò avvenga però è necessario che ogni sessione – o gruppo di esse – alzi un po’ l’asticella, affinché cervello e muscoli producano uno sforzo di adattamento. Senza entrare in questioni fisiologiche che non ci competono, il concetto è che il nostro corpo è progettato per adattarsi ai cambiamenti. Quindi più aumentiamo la difficoltà di ciò che facciamo e più il nostro corpo dovrà sforzarsi per adattarsi al lavoro da compiere.
L’importanza del riscaldamento
Il riscaldamento è un aspetto fondamentale per i batteristi che desiderano ottenere prestazioni al massimo livello e prevenire lesioni. Prima di immergersi nell’intensa pratica della batteria, è essenziale preparare il corpo e le mani con una serie di esercizi mirati. Questi possono essere eseguiti praticamente in ogni modo: il nostro corpo infatti non sa che dobbiamo suonare la batteria, ma si limita ad adattare muscoli, circolazione, battito ecc in base agli stimoli.
Sarà ad esempio sufficiente battere le mani e i piedi su una superficie affinché muscoli, tendini e articolazioni inizino ad adattarsi allo sforzo. Se preferiamo possiamo iniziare con dei pattern direttamente su un cuscino o divano, in modo da sollecitare maggiormente i polsi. Possono bastare anche 5 o 10 minuti per il riscaldamento. In questo modo quando passeremo ad esercizi più veloci e intensi, il nostro corpo sarà più pronto e quindi la possibilità di infortuni sarà notevolmente ridotta.
I pilastri della routine
Polsi
Esistono svariati esercizi che tendono a privilegiare i movimenti eseguiti con i polsi, evitando l’utilizzo delle dita. In questo modo, affinché si eseguano i movimenti con le bacchette sarà necessario sollecitare maggiormente i polsi, i quali non beneficiando del movimento coordinato delle dita, devono compiere un lavoro maggiore. Questi esercizi mirano ad avere un movimento del polso più sciolto, veloce e resistente. In tal senso sono efficaci sia i colpi a mano aperta sia quelli con le bacchette, con il vantaggio che questi sollecitano i polsi mentre i muscoli mantengono al contempo la tensione necessaria ad impugnare le bacchette.
Esercizi push&pull
Questi movimenti, di cui è possibile trovare centinaia di video tutorial, sono alla base della tecnica batteristica. La loro esecuzione all’interno della routine favorisce il corretto sviluppo del classico “apri e chiudi” delle dita, un miglioramento del fulcro e del grip.
La tecnica Moeller
Questa tecnica di batteria, ampiamente utilizzata per ottenere una maggiore velocità e fluidità nei colpi, sfrutta una combinazione coordinata di polsi e dita. Lo scopo essenziale e ottenere fluidità, velocità e controllo con il minor lavoro fisico possibile. Alcuni batteristi hanno sviluppato le proprie varianti personalizzate, tuttavia per uno studio corretto il nostro consiglio è quello di studiare correttamente la base prima di pensare agli adattamenti.
Il solfeggio e la lettura
Per quanto a volte possa sembrare noioso, esercitarsi sul solfeggio ritmico per batteria, aiuta ad incrementare una serie di abilità, teoriche e pratiche. Il passaggio successivo è dedicarsi alla lettura “a prima vista”, ovvero la capacità di comprendere velocemente gli aspetti salienti di un brano, facendo uso dello spartito, riproducendolo fedelmente sullo strumento. Conoscere infatti la notazione musicale per batteria fa parte del bagaglio di conoscenze del batterista e, in generale, di qualsiasi musicista.
I rudimenti
Si tratta in sostanza di ciò che ogni batterista deve conoscere. I rudimenti sono i pilastri portanti della tecnica di tamburo e la loro inclusione nelle nostre sessioni di studio è fondamentale per un corretto sviluppo dell’approccio allo strumento. Il nostro consiglio è di selezionarne periodicamente 2 o 3 e concentrarti su quelli – eseguendoli a velocità sempre maggiori – soprattutto se non puoi dedicare ore allo studio. Dopo alcune settimane, se i movimenti sono precisi e fluidi puoi dedicarti a un altro gruppo di rudimenti. Online è possibile trovarli tutti, sia in versione video tutorial che su pentagramma. Per facilitarti la ricerca ecco una versione che si trova agevolmente online.

Stick control
Si tratta di un testo didattico di George Lawrence Stone, divenuto pietra miliare della batteria ed uno dei testi più utilizzati nei vari percorsi didattici. C’è chi si esercita per anni praticando le sue prime pagine all’infinito.. o così si racconta. Al di là delle leggende procurati questo testo edito da Volontè & Co deve entrare assolutamente a far parte del tuo kit da batterista provetto, quindi procuratelo ed inserisci degli esercizi nella tua routine. Anche su questo tema troverai online svariati video tutorial. Tra i tanti a disposizione vogliamo consigliarti quelli di Corrado Bertonazzi, un divulgatore molto bravo che propone esercizi, tutorial e recensioni sul mondo della batteria: consigliatissimo!
https://www.youtube.com/watch?v=ZN-hnZHxpDM
I piedi
Per i piedi il discorso è analogo a livello tecnico ma differente sul piano pratico. I piedi infatti non possono essere allenati col pad per le mani, dunque dovrai optare per altre soluzioni. La prima e più banale consiste nel fare esercizi sul pavimento, cercando di simulare i movimenti sui pedali. Se come riscaldamento ciò può anche risultare utile, lo stesso non può dirsi della tecnica vera e propria, che non può prescindere dall’uso dei pedali.
A questo punto le soluzioni saranno quelle generali per la gestione del rumore, che puoi approfondire in questo articolo. In alternativa puoi anche procurarti un pad specifico come il modello Vic Firth – Heavy Hitter o qualcosa di simile e meno costoso. Un’altra soluzione può essere applicare un kit per “silenziare” la batteria, che solitamente include anche la parte per la grancassa che ti consente di esercitarti sui pedali in modo silenzioso. Ecco un modello prodotto da Vic firth.

Se vuoi intraprendere un percorso efficace e strutturato sarà bene rivolgerti ad un insegnante o a una scuola. In entrambi i casi ti verrà spiegata l’importanza della pratica quotidiana e costante nel tempo. In particolare, creare la tua routine ti aiuta a mantenere la concentrazione su pochi esercizi che ti permetteranno di migliorare progressivamente nel tempo. Ricorda sempre di fare un riscaldamento adeguato, dedicando i primi minuti a esercizi specifici per i polsi e le articolazioni, alternando momenti di stretching. Poi passa alle tecniche di colpi singoli e doppi, push and pull, la Moeller, rudimenti e Stick control. Ricorda che la costanza è la chiave!