L’accordatura della batteria: i nostri consigli

Benvenuto batterista!

Se stai iniziando a suonare la batteria, sapere come accordare correttamente lo strumento è fondamentale per ottenere il suono desiderato. Probabilmente sarai disorientato all’idea di dover accordare il tuo strumento quindi oggi voglio darti qualche consiglio sui principali concetti dell’accordatura per batteria, fornendoti un approccio pratico e alcuni suggerimenti utili. Non si tratta del metodo corretto in senso universale ma del mio personale sistema, prendendo spunto dalle abitudini più diffuse in materia, in modo da darti gli strumenti utili per accordare la tua batteria in modo autonomo.

Se sei curioso di approfondire iniziamo!

Cosa vuol dire accordare la batteria?

Trattandosi di uno strumento a percussione e privo di corde ti starai domandando cosa si intenda per accordatura della batteria. In effetti accordatura è un termine improprio che deriva dal mondo degli strumenti a corda. Nel caso della chitarra ad esempio accordare vuol dire regolare la tensione delle corde in modo che ciascuna suoni una determinata nota.

Nel caso della batteria acustica si tratta di regolare la tensione delle pelli, le quali vengono tirate da cerchi metallici grazie all’azione di apposite viti, chiamate appunto “tiranti”, le quali sono inserite nei fori dei cerchi e vanno ad avvitarsi nei “blocchetti”, che sono componenti metallici fissati al fusto del tamburo.

accordatura batteria
primo piano su tirante, blocchetto e cerchio

La tensione della pelle determina il tono del tamburo. Più la pelle è in tensione e più alto sarà il tono del tamburo, viceversa il tono diminuisce verso frequenze più basse.

Per questa ragione più che di accordatura sarebbe corretto parlare di intonazione dei tamburi.

Il tono del tamburo è caratterizzato da:

  • nota principale
  • armonici
  • volume
  • attacco
  • profondità

Per ottenere la combinazione desiderata di questi elementi occorre lavorare su:

  • scelta del tipo di pelle
  • tensione pelle battente
  • tensione pelle risonante
  • applicazione di sordine

L’accordatura della batteria – le pelli

In merito alla scelta delle pelli ti consigliamo di leggere il nostro articolo intitolato “Remo o Evans: quale scegliere“. In generale considera che le pelli più utilizzate si distinguono in trasparenti e sabbiate. Quelle trasparenti conferiscono solitamente un suono più brillante e ricco di attacco, mentre le pelli sabbiate favoriscono un suono caldo e più controllato. Tuttavia scoprirai che ne esistono vari altri tipi.

L’altro aspetto essenziale da considerare è la differenza tra la pelle battente e quella risonante. La battente è quella che andrai a colpire suonando lo strumento mentre quella risonante è posta dall’altro lato del tamburo e contribuisce a determinare l’accordatura del tamburo.

Rapporto tra pelle battente e pelle risonante

Esistono sostanzialmente 3 approcci in merito alla differenza di tensione tra battente e risonante:

  • Tensione uguale su entrambe le pelli, se vuoi puntare sul massimo volume del tamburo;
  • Risonante più tesa della battente, per ottenere un maggiore attacco e un suono più proiettato sulle basse frequenze;
  • Battente più tesa della risonante, per avere un suono più fermo ed attenuare problemi di coda lunga del suono, molto utile quando si collabora con un fonico.

L’accordatura della batteria – le sordine

Oltre all’accordatura, un modo per gestire e completare il tono dei tamburi consiste nel “sordinare” le pelli, utilizzando accessori che limitano le armoniche del suono, favorendo così un tono più controllato.

Le sordine possono consistere in soluzioni fai date come pezzi di nastro e stoffa applicati sulle pelli, nel qual caso ti consiglio di posizionarle nella parte esterna della pelle dove solitamente non vai a suonare.

Diversamente puoi optare per i classici ring di plastica, gelatine ecc, che trovi in qualsiasi negozio fisico oppure on-line.

Un tamburo solitamente soggetto a presenza massiccia di sordine è la grancassa.

La tecnica nasce dal grande Ringo Starr e dal suo ingegnere del suono, che adottarono la strategia di inserire del materiale all’interno per attutire una parte delle frequenze ed avere un suono più controllato. La tecnica è ad oggi ancora largamente utilizzata, quindi ti consiglio di poggiare un vecchio cuscino o coperta (senza esagerare con le dimensioni) all’interno del fusto, prima di accordare la cassa.

accordatura batteria

Accordatura della batteria

Per accordare la batteria ti basta avere una semplice chiavetta per batteria, meglio se sono due.

Per prima cosa avvita i tiranti finche riesci con le tue sole dita, in modo da avere più o meno le viti tutte allo stesso livello. A questo punto inizia ad avvitare i tiranti con la chiavetta seguendo uno schema “incrociato”: in sostanza anziché procedere seguendo un ordine in senso orario o antiorario, inizia da un tirante e poi passa a quello opposto seguendo uno schema di questo tipo:

accordatura della batteria

Per regolare la tensione esistono vari modi, ad esempio l’utilizzo di un accordatore come il Tune-Bot che puoi trovare su Amazon a prezzo scontato.

Ogni tamburo ed il rullante ha un numero diverso di tiranti, ma potrai comunque utilizzare lo stesso schema.

Un modo pratico per dare la prima grossolana regolata alla tensione, è quella di contare i giri della chiavetta. Partendo infatti da una prima avvitata con le dita, i tiranti saranno più o meno tutti a livello. A questo punto iniziando a girare con la chiavetta, seguendo lo schema ad incrocio, potrai contare le rotazioni in modo che siano uguali su tutti i tiranti ed in questo modo avrai una prima regolazione uniforme. A questo punto potrai usare il Tune-Bot per l’accordatura fine.

Diversamente potrai esercitare con un dito una leggera pressione al centro della pelle e dare dei colpetti con la bacchetta vicino ai tiranti ascoltando il suono prodotto. Regola dunque i tiranti in modo che il suono sia uniforme nei punti in prossimità dei tiranti stessi.

Ricapitolando dovrai procedere in 2 step:

  • regolazione grossolana, avvitando i tiranti con le dita finche non senti resistenza, in modo da avere un primo livello uniforme di tensione da cui partire;
  • accordatura fine, avvitando con la chiavetta secondo uno schema incrociato, vai a regolare la tensione in modo da raggiungere il tono desiderato. Puoi usare chiavetta, dita e bacchetta oppure un dispositivo per regolare la tensione come il Tune-Bot.

A questo punto potresti chiederti su quali toni regolare i tamburi: vediamolo insieme.

Tono del tamburo

Per ottenere l’accordatura desiderata dovrai scegliere una nota da cui partire. Non esiste una regola standard sulle note dei tamburi, piuttosto esistono delle abitudini nell’intervallo fra le note. Ipotizzando un set standard con due tom e un timpano, una buona accordatura può essere impostata in modo che tra un tom e l’altro vi sia una differenza di 4 semitoni. In questo modo i 3 tamburi copriranno un range complessivo di 7 semitoni. Se ad esempio accordi il tom alto su un SOL, intonerai il secondo tom a scendere quindi su un MI e infine il timpano su DO.

In questo modo la scelta del primo tamburo determinerà l’intonazione di tutti e tre, ma starà a te decidere da che nota partire, in base a come vuoi che suoni il tuo strumento, ovvero su toni più alti o più bassi.

Come spiegato nell’articolo sulla notazione musicale per batteria, infatti, in quasi tutti i generi musicali l’aspetto tonale della batteria non ha una correlazione melodica ed armonica con i brani.

Qualcuno potrebbe avere da obiettare in tal senso ma la verità è che gran parte della musica suonata con la batteria tiene conto unicamente del tempo e di aspetti legati all’arrangiamento del brano, ma un batterista non si curerà nè dell’armatura di chiave del brano nè degli aspetti melodici, o comunque non ne sarà vincolato.

Poi sta allo stile e al gusto del musicista “richiamare” le note del brano con i propri tamburi, ma la cosa sarà estremamente limitata dal momento che i tamburi, per quanto ben intonati, non hanno neanche lontanamente la gamma tonale di uno strumento a corda.

In merito al rullante esistono svariate teorie, fra le quali una delle più accreditate vede un’accordatura sul DO. Mediante questo approccio in sostanza ti troverai a partire dal Do del rullante e a chiudere su quello del timpano, coprendo così un’ottava intera.

Per approfondire tutti questi temi ti consiglio di visitare il sito del grande Corrado Bertonazzi!

Conclusione

Speriamo che questi consigli sull’accordatura della batteria ti abbiano fornito le conoscenze necessarie iniziare la ricerca del tuo suono personale. Ricorda che l’accordatura è un processo continuo e richiede pratica. Sperimenta, ascolta attentamente e goditi il viaggio verso un suono professionale. Migliorare l’accordatura della batteria può cambiare completamente l’esperienza con il tuo attuale strumento, senza bisogno di comprarne un altro. Ora, metti in pratica questi consigli e goditi la tua batteria accordata al meglio!