Il modulo Yamaha EAD10 offre una vasta gamma di funzionalità per amplificare una batteria e migliorarne il suono. Tra queste, i trigger rappresentano una caratteristica essenziale che permette di amplificare la tua creatività musicale. Scopriamo insieme come funzionano i trigger, come configurarli e come possono essere utilizzati per aggiungere nuovi suoni e dinamiche alla tua batteria.
Cos’è un trigger
Un trigger è un sensore che rileva l’impatto delle bacchette sulla pelle della batteria. I trigger si collegano alle diverse parti della tua batteria acustica, come cassa, rullante e tom così, quando colpisci una di queste parti, il trigger rileva l’impatto e invia un segnale al modulo sonoro, che ha il compito di elaborare il segnale.
Questo segnale viene quindi utilizzato per generare suoni e campionamenti aggiuntivi, in base alle impostazioni di fabbrica e alle modifiche apportate dal musicista. In poche parole, i trigger consentono di creare una fusione tra la batteria acustica e i suoni elettronici, aprendo nuove possibilità creative. Grazie a questa implementazione oggi si parla di “kit ibridi” o “batteria ibrida”, concetto che nasce dall’utilizzo simultaneo di strumenti acustici ed elettronici in un’unica configurazione.

Come funziona nel contesto del modulo EAD10
Nel contesto del modulo Yamaha EAD10, i trigger completano la resa sonora in quanto sfruttano il secondo canale sorgente che il modulo può elaborare in segnali audio. Questa centralina infatti gestisce due tipi di segnale:
- uno di tipo microfonico, che arriva dal modulo secondario che va montato sul cerchio della grancassa. Questo infatti incorpora un microfono che cattura i suoni nelle vicinanze, quindi quelli di tom, cassa, rullante e piatti (ma anche altri suoni, voluti o casuali che siano).
- il secondo deriva dai trigger. Il sensore montato sulla grancassa oltre al microfono include anche un trigger che rileva le vibrazioni del cerchio. Tramite questo segnale possiamo selezionare dalla centralina un suono cassa aggiuntivo, ad esempio per dare più profondità al suono catturato dal microfono, oppure selezionare un altro tipo di strumento che dunque suonerà ad ogni colpo di pedale. Altri eventuali segnali per la nostra centralina potranno essere aggiunti acquistando ulteriori trigger, ad esempio per il rullante.

Configurazione dei trigger nel modulo Yamaha EAD10
La configurazione dei trigger nel modulo Yamaha EAD10 è un processo semplice e intuitivo. Dopo aver montato correttamente i trigger sulle diverse parti della batteria, è necessario collegarli al modulo EAD10 utilizzando cavi dedicati. Una volta collegati, puoi accedere alle impostazioni dei trigger attraverso l’interfaccia utente del modulo. Qui puoi regolare la sensibilità dei trigger, adattandola al tuo stile e alle preferenze personali. È anche possibile assegnare suoni specifici ai trigger, consentendo di creare configurazioni personalizzate per ogni parte della batteria.
Amplificare la tua creatività con i trigger
I trigger nel modulo Yamaha EAD10 offrono un’ampia gamma di opportunità creative. Uno dei vantaggi principali è la possibilità di aggiungere suoni elettronici alla tua batteria acustica. Puoi assegnare campionamenti predefiniti ai trigger, come suoni di percussioni aggiuntivi, effetti sonori o campioni personalizzati. Questa combinazione di suoni acustici ed elettronici apre nuove strade per esprimere la tua creatività musicale e aggiungere dinamiche uniche alle tue performance.
Utilizzo dei trigger per sperimentare nuovi stili musicali
Un altro modo in cui i trigger nel modulo Yamaha EAD10 possono arricchire la tua esperienza musicale è consentendoti di sperimentare nuovi stili musicali. Puoi utilizzare i trigger per creare suoni che vanno oltre le possibilità della batteria acustica tradizionale. Ad esempio, puoi emulare il suono di una drum machine o creare pattern ritmici complessi che sarebbero difficili da realizzare solo con le bacchette. Questa flessibilità ti permette di esplorare generi musicali diversi e di ampliare il tuo vocabolario musicale.
Espandibilità dei trigger nel modulo Yamaha EAD10
Un altro vantaggio dei trigger nel modulo Yamaha EAD10 è la loro espandibilità. Puoi aggiungere un totale di 6 trigger (e pad) al modulo, consentendoti di coprire ulteriori parti della batteria o di creare configurazioni più complesse. Questa espandibilità ti permette di personalizzare ulteriormente il tuo setup e di adattarlo alle tue esigenze musicali specifiche. Puoi anche regolare le impostazioni di ogni singolo trigger (o pad) per ottenere la risposta desiderata e la dinamica che meglio si adatta al tuo stile.
Insieme ai trigger puoi pensare di implementare dei piatti low volume per ottenere un maggiore controllo del suono del tuo kit ibrido. In questo modo infatti puoi ridurre la preponderanza dei piatti nel mix finale, ad esempio collegando 2 microfoni panoramici per i piatti in modo da avere i tamburi ripresi dal modulo EAD e dai trigger, mentre i piatti low volume puoi riprenderli direttamente dai microfoni collegati al mixer.
Insomma le possibilità sono infinite.
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I trigger nel modulo Yamaha EAD10 rappresentano un elemento fondamentale per amplificare la tua creatività musicale. Attraverso la loro configurazione e utilizzo, puoi sperimentare nuovi suoni, sfruttare al massimo le potenzialità della tua batteria acustica e ampliare il tuo repertorio musicale. I trigger offrono un modo innovativo per combinare i suoni acustici con quelli elettronici, aprendo nuove possibilità creative e consentendoti di esplorare stili musicali diversi. Investire nel modulo Yamaha EAD10, per amplificare una batteria, sfruttando appieno i suoi trigger è un passo importante per migliorare la tua esperienza musicale e portare la tua batteria a nuovi livelli di espressività e versatilità.
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