Quali sono gli strumenti e accessori per creare una batteria ibrida?
Moduli trigger e controller
Drum trigger
Multipad
La batteria elettroacustica è uno strumento musicale sempre più popolare, apprezzato per la sua versatilità e capacità di adattarsi a diverse esigenze musicali. Questa particolare tipologia di batteria combina elementi della tradizionale batteria acustica con le tecnologie avanzate della batteria elettronica, creando così un ibrido unico.
Tuttavia ci troviamo in uno di quei campi in cui le cose non sono necessariamente bianche o nere. Vedremo dunque una serie di “sfumature di grigio”.
Crea la tua batteria elettroacustica
Per creare un kit elettroacustico puoi seguire diverse strade. Infatti puoi partire da una batteria acustica e andare ad aggiungere accessori come ad esempio:
Multipad
Con questi strumenti aggiungi un modulo elettronico che ti consente di ampliare la varietà di suoni disponibili, arricchendo così i tuoi arrangiamenti con percussioni etniche, effetti e molto altro. Svariati modelli di drumpad sono anche dotati di funzioni looping e recording. Qualche esempio:
- Roland SPD-SX PRO
- Roland SPD-SX
- Alesis Strike multipad
Modulo sonoro trigger/microfoni
Con questi moduli puoi gestire i suoni e le vibrazioni della tua batteria, tramutandoli in segnali digitali da elaborare a piacimento.
La novità è rappresentata dal nuovo sistema Evans Hybrid Sensory Percussion Sound System che ne promette delle belle per amplificare e gestire digitalmente i suoni della tua batteria.
Questo device per batteria amplia l’offerta di cui abbiamo già parlato in diversi articoli. Alcuni esempi:
- Yamaha EAD10
- Roland TM6-PRO
- Roland TM2
Trigger
Questi ti consentono di ampliare la soluzione col tuo modulo sonoro/trigger controller, acquisendo segnali da ulteriori tamburi.
- Roland RT-30HR trigger per rullante/tom
- Roland RT-30K trigger per cassa
Batteria acustica vs. batteria elettronica vs. batteria elettroacustica
Batteria acustica: La batteria acustica è uno strumento musicale tradizionale composto da tamburi, piatti e altri accessori che generano suoni per vibrazione diretta, senza l’ausilio di tecnologie elettroniche. Le percussioni sono realizzate in legno, metallo o materiali sintetici e producono un suono naturale e potente. Sono molto utilizzate nei generi musicali rock, jazz, blues e molti altri, dove il carattere “organico” del suono è essenziale per l’esecuzione live.
Batteria elettronica: La batteria elettronica è una versione moderna dello strumento, in cui i tamburi e i piatti tradizionali sono sostituiti da pad o tamburi sensibili al tocco, dotati di sensori e collegati a un modulo sonoro. Questo modulo contiene campioni audio digitali dei suoni della batteria acustica e può generare una vasta gamma di suoni elettronici realistici. Le batterie elettroniche sono molto utilizzate in ambito musicale digitale, registrazione in studio e performance live dove la versatilità e la facilità di registrazione sono fondamentali.
Batteria elettroacustica: La batteria elettroacustica è una fusione delle due versioni precedenti. Non esiste una definizione univoca in virtù del fatto che esistono vari “livelli” di digitalizzazione dello strumento.

Acustica, elettronica o ibrida – le sfumature di grigio
Nel mondo delle chitarre, ad esempio, la distinzione è un po’ più netta, in quanto una chitarra o è acustica al 100% oppure è elettroacustica. Ma per definirla tale si parte sempre da una produzione acustica del suono, tramite la cassa risonante. Il suono così generato viene poi catturato da un pick-up e trasmesso all’amplificazione.
Per le batterie il discorso è più complesso in quanto di per sé si stratta di uno strumento “composto” ovvero formato da più strumenti, variamente combinati tra loro (tamburi, piatti ecc..). Di conseguenza si possono avere configurazioni ibride in cui non si interviene direttamente sulla cattura del suono acustico del tamburo, ma semplicemente si aggiunge uno strumento elettronico indipendente dallo strumento acustico.
Senza avere la pretesa di essere portatori del “vangelo” della batteria, proviamo insieme a mettere un po’ d’ordine.
Possiamo quindi parlare di batteria elettroacustica o ibrida partendo da uno strumento elettronico oppure da uno acustico.
Batterie elettroniche con tamburi acustici
Se la batteria in esame è fondamentalmente elettronica possiamo, con una piccola forzatura concettuale, parlare di elettroacustica (in modo improprio) nel momento in cui siamo in presenza di alcuni elementi, quali:
- fusti in legno, realizzati cioè in modo simile a quelli acustici;
- pelli mesh, che dunque vibreranno secondo lo stesso principio meccanico presente in una batteria acustica.
In presenza di questi fattori ci troviamo di fronte ad uno strumento che, anche con l’alimentazione staccata, produrrà comunque un suono acustico, seppur minimo. La batteria poi consentirà, qualora necessario, di sostituire le pelli mesh con una tipologia tradizionale e a quel punto i tamburi suoneranno anche con un volume adeguato (a patto che i fusti siano di dimensioni sufficienti).

Se invece la batteria in oggetto presenta pad in gomma, quanto detto sopra non è fattibile, quindi potremo parlare di elettronica in senso stretto.
Sul mercato elettronico oggi la tendenza è proprio quella di realizzare fusti in legno con pelli mesh, come dimostra l’acclamata serie VAD di Roland. Il concetto è quello di rendere sia il feeling che l’aspetto dello strumento, simili a quelli di un’acustica.
Batterie acustiche ibride o elettroacustiche
Se invece ci troviamo di fronte ad una batteria acustica esistono svariate possibilità di implementare elementi elettronici per ampliare la gamma sonora e le possibilità musicali e creative.
Ad una batteria acustica possiamo infatti aggiungere:
- uno o più trigger o pad da collegare a un modulo sonoro;
- un multipad (o drumpad);
- parte di una batteria elettronica;
- pelli mesh e piatti low volume.


Combinando la batteria acustica con questi ulteriori strumenti otterremo diversi “gradi di ibridazione” dello strumento in base alla quantità e varietà di suoni digitali che vogliamo ottenere insieme al suono acustico.
Potremo così avere ad esempio una batteria acustica con un multipad, per aggiungere delle percussioni allo strumento. Si può anche ottenere una batteria acustica interamente implementata con trigger e microfoni, collegati ad un modulo come il Roland TM-6 pro o il Yamaha EAD10.
Che differenza c’è tra batteria elettroacustica e ibrida?
Come abbiamo visto non vi è una vera e propria differenza. Possiamo dire che il termine “elettroacustico” si riferisce alle situazioni in cui il suono viene generato in modo naturale, mediante la vibrazione di una pelle e il movimento meccanico dell’aria nel tamburo, ma poi convertito e trattato in modo digitale per essere amplificato e manipolato. Il termine ibrido invece si riferisce più alla combinazione, alla composizione del kit del musicista, ottenuto combinando tamburi e piatti acustici con elementi elettronici.
In quali occasioni è utile uno strumento ibrido?
La batteria ibrida è particolarmente vantaggiosa in diverse situazioni musicali. Ad esempio, durante le esibizioni live, offre al batterista la possibilità di passare da suoni acustici a suoni elettronici senza dover cambiare set di tamburi. Ciò permette di aggiungere nuove dimensioni e texture alla musica in modo fluido. Inoltre, la batteria ibrida è molto apprezzata in ambito di registrazione, poiché permette una vasta gamma di opzioni sonore durante la produzione musicale. È anche utile per le esibizioni in luoghi dove i volumi alti potrebbero essere problematici, in quanto i pad elettronici, tramite il modulo sonoro, possono essere collegati al mixer del batterista o direttamente a un amplificatore per batteria, per un controllo del volume più preciso.
Come si crea un kit ibrido?
La creazione di un kit di batteria ibrido è un processo entusiasmante e personalizzato che può regalarti delle grandi soddisfazioni ed aprirti a nuovi orizzonti musicali.
Come detto in precedenza esistono vari livelli di ibridazione dello strumento e sta a te scegliere cosa aggiungere alla tua batteria.
In generale puoi considerare alcuni spunti a seguire e poi approfondire nei nostri articoli dedicati.
Se il tuo scopo è avere un suono acustico con l’aggiunta di suoni extra puoi valutare di aggiungere:
- un multipad, con il vantaggio di avere un’unico strumento aggiuntivo con diversi pad e una gran quantità di suoni da assegnare a ciascuno di essi;
- uno o più pad singoli da collegare ad un modulo sonoro. Se scegli modulo e pad economici puoi avere ciò che ti occorre a cifre ragionevoli.
Se il tuo scopo è avere una batteria che ti offra alcuni vantaggi dell’elettronica, mantenendo la sua identità acustica allora puoi:
- procurarti un modulo sonoro come Roland TM-6 pro o Yamaha EAD10;
- aggiungere dei trigger al tuo strumento
- se vuoi puoi sostituire le pelli e i piatti con pelli mesh e piatti low volume in modo da avere un maggior controllo del volume, sia in casa che ai live. Quando invece vuoi una batteria acustica al 100% puoi rimettere pelli e piatti tradizionali.
Crea la tua batteria ibrida con le offerte Amazon in tempo reale
Conclusione
La batteria elettroacustica è un’incredibile combinazione di versatilità e creatività che offre ai batteristi infinite possibilità sonore. Unendo elementi della batteria acustica con la tecnologia elettronica, la batteria elettroacustica consente di esplorare nuovi territori musicali sia in studio che sul palco. Con le batterie ibride, l’aggiunta dei pad elettronici amplia ulteriormente l’orizzonte creativo, aprendo le porte a suoni futuristici e sperimentazioni sonore.
In definitiva, la batteria elettroacustica e la batteria ibrida rappresentano l’evoluzione dello strumento tradizionale, consentendo ai batteristi di spingersi al di là dei confini della musica convenzionale. Che tu sia un batterista professionista o un principiante appassionato, esplorare le possibilità di queste batterie innovative ti condurrà in un viaggio musicale avvincente e ispiratore.